Territorio

Tremestieri Etneo si sviluppa a 400 metri sul livello del mare ed e' dominata dal vulcano Etna.
Il centro e' ancor oggi attraversato dall'antica Via Etnea che risale da Catania per raggiungere il Vulcano. Essa conserva ancora tratti dell'edilizia suburbana costruita dalla fine del 1800 e l'inizio del 1900.

Piano

Centro

Immacolata

INFORMAZIONI
Denominazione abitanti: tremestieresi.

Numero abitanti: 20.442 di cui: 9.905 maschi e 10.537 femmine.

Prefisso telefonico: 095. CAP: 95030.

Festa comunale: Santa Maria della Pace il prima domenica dopo Pasqua.

Tremestieri Etneo confina con: Gravina di Catania, Mascalucia, S Agata li Battiati, Pedara, S. Giovanni la Punta.

| cenni storici | | il paesaggio | | architettura del sacro |

CENNI STORICI

Sin dai tempi più remoti il territorio di Tremestieri Etneo, grazie alla fertilità dei suoi terreni e al clima mite, é stato sede di insediamenti umani. I numerosi eventi calamitosi, soprattutto di origine vulcanica, hanno però cancellato gran parte delle testimonianze storiche in grado di fornire un'adeguata conoscenza delle civiltà di quelle antiche popolazioni. Si suppone che nell'antichità il territorio fosse coperto da boschi interrotti da coltivazioni di viti e ulivi. Gli abitanti erano dediti all'agricoltura e alla caccia. I reperti archeologici ritrovati fanno riferimento al periodo ellenistico,romano e bizantino, mentre le prime citazioni documentate del topomimo"Tria Monasteria", risalgono al periodo normanno. Il paese, dominato dall'Etna, é stato ripetutamente distrutto, riuscendo sempre a rinascere. Nel periodo preistorico,122a. C,vi fu un'eruzione che copri parte del territorio; nel1169 un terremoto distrusse le abitazioni allora esistenti. Altra eruzione si ebbe nel 1381, in cui si formò una fessura di scorrimento lavico, oggi contrada "Cavòlo",al confine con Mascalucia.Nel1446 la comunità di Tremestieri divenne parrocchia "De tribus Monasteri". Nel 1641 il "Casale" di Tremestieri si staccò dalla giurisdizione di Catania e fu venduto al genovese Giovanni Massa che a sua volta lo rivendette al nobile Pietro De Gregorio Buglio, nominato Duca di Tremestieri. Alcuni anni dopo , a seguito del matrimonio della figlia del duca con Francesco Rizza il titolo passò a quest'ultima famiglia alla quale ancor oggi appartiene. Nel1818 la "Università" di Tremestieri, per effetto della riforma amministrativa introdotta dai Borboni si trasformò in Comune.

IL PAESAGGIO

La morfologia dei luoghi e il clima salubre hanno favoritolo sviluppo del turismo già nella seconda metà dell'ottocento, fino agli inizi della seconda guerra mondiale. Lo dimostrano le lussuose ville, ancora superstiti, che si affacciano sulla via Etnea, costruite da nobili e facoltosi catanesi. Inizialmente l'agricoltura ha trovato sviluppo nella coltivazione della vite. Il periodo della raccolta dell'uva era di duro lavoro. In seguito, negli anni sessanta, si é avuta la trasformazione dei vigneti in agrumeti sorretta dal miraggio di più alti redditi. Purtroppo da parecchi anni anche questo tipo di coltivazione é in crisi.

 

ARCHITETTURA DEL SACRO

Dei monumenti antichi rimasti intatti dall'usura del tempo sono da citare le chiese.La Chiesa Madre, dedicata alla Madonna della Pace e costruita su una collinetta risale al periodo normanno.
La Chiesa dell' Immacolata, realizzata verso il 630. La chiesa di Sant'Antonio da Padova, sita in via Etnea.
La Chiesa Santa Maria delle Grazie, nella frazione di Piano era dedicata, fino al sedicesimo secolo a san Rocco e solo successivamente alla Madonna delle Grazie.

La chiesa di san Vito, posta a confine con Sant' Agata Li Battiati.